Se siete in cerca di consigli su cosa vedere a Termoli, provate a seguirci in questo articolo. Non si tratta di un elenco di attrazioni quanto, piuttosto, del racconto della nostra passeggiata. Un percorso ideale da fare una domenica mattina, intiepiditi dal sole di ottobre.
Arrivando in macchina ci si trova catapultati nel traffico di una città dalle strade prevalentemente strette. Per questo il consiglio è di parcheggiare il prima possibile. Salvo che ci si trovi nel pieno della stagione turistica, normalmente si riesce a parcheggiare l'auto in pochi minuti in uno dei posteggi a pagamento. Se invece l'impresa dovesse risultare ardua, si può sempre provare dalle parti della stazione, allungando così il percorso a piedi di circa 5 minuti.
Una volta lasciata l'auto, la nostra passeggiata è iniziata dal Corso Nazionale. Si tratta di un'ampia strada chiusa al traffico, dove per lo più ci sono negozi e bar ma dove si inizia già a respirare l'aria di mare che a Termoli è una costante. Nelle giornate un po' più ventilate, infatti, passeggiando sul Corso la sensazione di vento e freddo sarà nettamente amplificata.
Passeggiando lungo la via in pendenza, con la vista del mare alla fine della strada, a un certo punto si nota sulla destra la statua bronzea di un uomo seduto su una panchina, concentrato sul taccuino che ha fra le mani. Si tratta della statua di Benito Jacovitti, in memoria del papà di Cocco Bill che era, appunto, termolese.
Terminato il Corso si giunge al castello. Noto come uno dei simboli della città, appartiene al cordone di fortificazioni che Federico II di Svevia fece costruire lungo tutta la costa dell'Italia Meridionale per difenderla da Saraceni e popolazioni straniere. L'impianto normanno è facilmente riconoscibile dalla torre a base quadrata e la costruzione a ridosso del mare permette chiaramente di attribuirgli una funzione difensiva.
Per chi non lo sapesse, Termoli ha almeno due caratteristiche per cui merita una menzione. La prima è quella di essere conosciuta come la Greenwich italiana, grazie al fatto che proprio qui si incrociano il 42º parallelo Nord e il 15º meridiano Est, ovvero il meridiano centrale del fuso orario dell'Europa centro-occidentale. È proprio questo infatti a determinare l’ora del fuso, chiamata per l'appunto ora di Termoli.
La seconda caratteristica è quella di ospitare uno dei vicoli più stretti d'Italia, noto come A Rejecell (vicolo stretto). Sebbene la città si contenda questo primato con un comune ascolano, si tratta di una stradina che in alcuni punti è larga appena 34cm. Per raggiungerla è sufficiente procedere dal castello in direzione nord, svoltando prima a destra in via Pustierla e poi a sinistra in via Nocchiere Marinucci Salvatore. Una volta arrivati al vicolo, per poterci passare sarà meglio rimuovere gli abiti ingombranti e cercare di trattenere il respiro!
Dopo le consuete foto al vicolo stretto, si può proseguire lungo via Duomo, per giungere alla piazza che ospita la Cattedrale. Al di là delle nozioni storico-artistiche, la caratteristica interessante di questo edificio è che sorge sui resti di quello che una volta era un tempio dedicato a Castore e Polluce.
Arrivati a questo punto, sarà molto piacevole sedersi qualche minuto ad uno dei tavolini sulla piazza per ristorarsi con una bibita o un gelato. In questo modo, sarà anche possibile rilassarsi nella piacevole atmosfera di un luogo silenzioso e in cui arriva sempre la brezza marina.
Dopo il pit stop in piazza, procedendo lungo Vicolo VI Duomo si raggiunge nuovamente la costa. Di qui, passeggiando per il Lungomare, oltre a godersi l'aria salmastra è possibile ammirare uno dei trabucchi molisani.
Si tratta di antiche costruzioni, tipiche della costa che va dal Gargano all'Abruzzo e probabilmente ereditate dai Fenici, utilizzate per pescare. Consistono in una piattaforma di legno assicurata alla terraferma, da cui sporgono dei bracci che sostengono una rete a maglie strette, nella quale restano intrappolati i pesci. Oggi sono per lo più in disuso e, ahimè, la loro manutenzione è molto costosa per cui il degrado sta avendo la meglio.
Dopo la passeggiata sul Lungomare in direzione sud, che termina con la suggestiva vista della spiaggia e il ritorno al Castello, si può procedere in direzione est verso il porto. Dopo pochi passi, si può notare quella che un tempo era una torre d'avvistamento e oggi ospita l'Info Point della città e che, ancora una volta, regala un'altra splendida vista sul mare.
Alla fine di un giro così denso di curiosità e cose da vedere, a noi è venuta fame. E c'è da dire che la città offre un'incredibile varietà di ristornati, bar, tavole calde e... chi più ne ha più ne metta! A questo punto potete addentrarvi lungo le strade cittadine lasciandovi ispirare dai locali oppure potete continuare a seguirci nella sezione Dove assaggiare per scoprire i nostri consigli.
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