Recentemente lo abbiamo nominato spesso: parliamo di Campomarino in Molise (da non confondere con il suo omonimo in Puglia). Ve ne abbiamo parlato per via delle sue rinomate spiagge in questo articolo e perché è uno dei quattro paesi Arbëreshe nella regione. E dopo tutto questo parlarne, ci sembrava arrivato il momento di portarvi a fare una gita qui.
La storia antica di Campomarino è, come molti borghi del sud Italia, segnata da un passato piuttosto travagliato fatto di dominazioni, lotte e passaggi di proprietà tra le varie famiglie. E così anche la cittadina costiera, oggi in provincia di Campobasso, ha visto una serie di distruzioni ad opera dei barbari, un periodo fiorente in cui fu un importante centro longobardo ed il dominio degli Angioini in cui passò sotto la proprietà della famiglia d’Alneto. In seguito appartenne alla famiglia Monforte per essere poi donata alla Corte Regia.
Nel 1456 il centro fu fortemente danneggiato da un terremoto, divenendo pressoché deserto fino al decennio successivo. Fu solo nel 1466 infatti che alcuni Albanesi in fuga dai Turchi raggiunsero e ripopolarono il borgo.
Oggi Campomarino è una piccola cittadina a circa 2km dal mare, con un'economia prevalentemente basata sull'agricoltura. La comunità Arbëreshe è rimasta molto compatta, mantenendo invariate diverse tradizioni. Se si passeggia per le strade di questa piccola cittadina, infatti, non sarà raro sentir parlare albanese.
Se la costa di Campomarino è famosa per le sue splendide spiagge, il paese è altrettanto noto per i murales in giro per il centro storico. Ben diversi da quelli di Civitacampomarano, questi risultano molto interessanti perché raffigurano tipiche scene di vita albanese. Tra matrimoni in costume, santi e mestieri antichi, non manca tuttavia qualche dipinto un po' più contemporaneo.
Passeggiando per le stradine del centro storico si arriva alla chiesa di Santa Maria a Mare. Interessante nel nome, a simboleggiare lo stretto rapporto della popolazione con la costa, da un punto di vista artistico rappresenta un esempio di impianto architettonico romanico completamente ristrutturato nel corso del XVI secolo. I lavori di rinnovamento ne hanno purtroppo snaturato la concezione originaria della quale rimane ben poco.
Un discorso a parte merita invece la cripta. Scendendo lungo la scalinata che vi conduce, ci si trova davanti ad una struttura di forma rettangolare provvista di tre absidi. Nella suggestiva penombra sono visibili archi in pietra levigata, colonnine decorate con motivi vegetali ed alcuni capitelli risalenti al XII sec., scolpiti nella pietra da maestranze locali. Lungo le pareti, infine, sono visibili i resti degli affreschi originali, raffiguranti San Nicola ed altri personaggi religiosi di difficile identificazione.
Arrivare a Campomarino in auto è molto semplice. Il paese infatti è immediatamente a sud di Termoli ed ha una sua uscita dalla Statale Adriatica. Per raggiungere il paese con i mezzi pubblici, invece, sarà necessario recarsi al terminal bus di Termoli e prendere uno degli autobus in partenza da lì.
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