Proprio come la festa del grano a Jelsi, anche la tradizionale festa dell'uva di Riccia ha subìto due anni di stop a causa della pandemia. Quest'anno, però, si è finalmente tenuta la novantesima edizione, al ritmo di musica e tra i colori dei carri decorati, ciascuno con un suo tema. Ecco allora il racconto di uno degli ultimi eventi che animano l'estate molisana, al quale è decisamente consigliato partecipare!
Settembre è il mese della vendemmia e da sempre, nelle culture mediterranee, si è festeggiato questo momento. Se, infatti, nella Roma antica vi erano i riti bacchici (dedicati al dio del vino Bacco), nella maggior parte delle civiltà italiche la vendemmia ha sempre assunto un carattere di festa e allegria. Ed è proprio nella cornice della società contadina che la festa dell'uva va inscritta. Divenuta oggi una vera e propria sagra, essa racconta tutto il calore degli ultimi giorni d'estate in cui un raccolto di uva abbondante significava molto più della possibilità di produrre del buon vino: era infatti la garanzia di poter sopravvivere all'inverno.
Sebbene la festa dell'uva si sia tenuta in passato in quasi tutti i paesi italiani, oggi sopravvive in Molise nel solo comune di Riccia (CB). La prima edizione della festa dell'uva di Riccia così come la conosciamo risale al 1932 e, nonostante qualche interruzione nel corso della storia, è giunta nel 2022 alla sua novantesima edizione.
La parte più importante della festa dell'uva è sicuramente la sfilata dei carri. Introdotti a partire dagli anni '60, questi vengono decorati con chicchi d'uva divisi per grandezza e colore e pazientemente incollati per creare incredibili decorazioni. Ogni carro ha un suo tema e, affianco a quelli più classici dedicati alle tradizioni del vino e della vendemmia, vi sono gruppi che si divertono con temi più contemporanei. Nell'edizione 2022, sicuramente da citare sono i Puffi con il carro Vinolandia!
Il corteo è aperto da sbandieratori, danzatori e suonatori che, rigorosamente vestiti con costumi folkloristici, iniziano a scaldare la folla. Da ciascun carro trainato da trattori, sul quale sono allestite scene di vita contadina, vengono donati ai presenti degli assaggi di prodotti locali. Oltre al vino, che viene versato in un bicchiere acquistabile al costo di 3€ nei vari infopoint, è possibile assaggiare pietanze preparate a regola d'arte come pizze tradizionali, cavatelli al ragù, salumi e altre prelibatezze della zona di Riccia.
La parata si tiene nel pomeriggio ma, per chi arriva prima, è possibile pranzare in una delle osterie in giro per il paese che allestiscono tavoli per l'occasione. In Via Zaburri, infine, si tiene una piccola fiera dove è possibile mangiare dagli stand alcune preparazioni locali come primi, secondi e la bruschetta con il caciocavallo impiccato.
Arrivando a Riccia dalle principali vie d'accesso si viene guidati dai volontari al parcheggio dove si può lasciare l'auto e acquistare il ticket di ingresso. Per l'edizione 2022 è stato chiesto un contributo di 2€ a ciascun partecipante. Da lì, si prosegue a piedi verso via Zaburri e si può trovare lungo il percorso un posto da cui assistere alla parata. Per tutte le altre informazioni, il consiglio è quello di consultare il sito ufficiale dell'evento.
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